Storia breve di un cavallino bianco-rosso

Alessio è nato a Roma. La squadra di rugby del GUF Milano, al termine d'un incontro disputato e vinto sul terreno dell'Acquacetosa, fu invitata nella casa d'un noto attore di teatro romano, dalla sua consorte milanese. Nel corso della bella serata uno dei giocatori adocchiò un simpatico cavallino bianco-rosso di cartapesta. E' difficile oggi, a grande distanza di tempo, ricostruire la vicenda con adeguata realtà storica: forse per pura distrazione, forse perché meno lucido dopo le fatiche della partita, forse perché obnubilato dopo le abbondanti libagioni offerte dalla gentile e generosa ospite, quel giocatore si ritrovò il cavallino sotto braccio sul treno per tornare a Milano con la squadra. Era soltanto un modesto cavallino di cartapesta, del costo di due lire di quel tempo, ma catturò subite le più intense simpatie dell'intera "battera". Qualcuno lo battezzò Alessio, durante il lungo viaggio di rientro, sulle dure panche di legno della terza classe di allora, fu eletto all'unanimità mascotte dell'allegra brigata. Dalla successiva partita entrò sempre in campo con la squadra: partecipava a tutte le trasferte; assisteva all'incontro stando sotto la panchina del massaggiatore. La pioggia, la neve, il fango recarono molto danno ad Alessio, più di quanto abbia fatto nei millenni il vento del deserto alla Sfinge. A sua imperitura memoria fu raffigurato su piastrine smaltate simili a quelle che vengono consegnate ai più meritevoli dell'A.S.Rugby Milano. Molti giocatori del GUF Milano avevano con loro Alessio quando partirono per l'ultima (speriamo) guerra che hanno combattuto con lo spirito, la lealtà, la tenacia che avevano sempre dimostrato sul campo di gioco.

G.B.Curioni - Presidente A.S.R. Milano

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