Si può vincere , si può perdere

Si puo' vincere, si può perdere, si può persino pareggiare. Eppure, per capire di che pasta è fatta una squadra, i risultati non contano. Contano i gesti, prima, durante e dopo ogni partita; contano le intenzioni, le convinzioni. Insomma, testa e cuore. Carattere. Ora, per capire se la meta è vicina, lontana o lontanissima, basta un test. Basato su pochi elementi fondamentali.

1- Durata del giramento di marroni dopo una sconfitta. Hai perso. Capita (nello specifico piuttosto spesso). Per quanto tempo la cosa ti urta, di incupisce, ti fa andare in bestia? Se siamo nell'ordine dei minuti, della mezzz'oretta, della domenica, ciaopeppa. Se siamo nell'ordine dei tre giorni, diciamo sino all'allenamento del mercoledì successivo, siamo quasi salvi. Se arriviamo offesi e arrabbiati sino alla partita successiva siamo a posto, si rischia riscatto immediato.

2- Esamino di riparazione Hai fatto schifo. Capita (nello specifico piuttosto spesso).Hai giocato da cane, hai sbagliato a placcare, a calciare, a passare. Cosa ti viene in mente nei giorni successivi? Se pensi sia colpa del mister, dei compagni, del freddo, della zia Pina, sbagli di nuovo, sbaglierai. Se ti viene in mente che, volendo, si può migliorare va già meglio. Se ti presenti in campo, da solo, prima del primo allenamento, un'oretta, per un supplemento personale e salutare di lavoro sul campo, di te ci si può fidare (che fa anche rima).

3- Società e qualunquismo Mancano i soldi. Capita (nello specifico sempre). Manca una sede con i vetri fumè, mancano le hostess, gli assistenti, gli addetti vari. Se pensi che la tua società sia carente e se, subito dopo, ti senti una povera vittima maltrattata, non accudita, vuol dire che sei pronto per passare al calcio, nel senso del pallone e affrontare un'esistenza mediocre. Se invece ti capita di pensare che il tutto dipende da te, che la società, la squadra, sei tu, sono i tuoi compagni, sono le persone che giocano, allenano, mandano i fax, portano,prendono, lavano, per farla breve quelli lì che ti stanno intorno, allora, quasi quasi, ci siamo. Rischi di fare parte di una squadra, appunto, che ha bisogno di te, di quelli come te e nient'altro per un'avventura povera e per questo preziosa, utile, entusiasmante. Ma no! Ma sì. Baci, ciao.

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